“I sì e i no s’udivano da destra, da sinistra, saltellanti come le note d’un pianoforte i cui tasti sono toccati a caso. A poco a poco, i sì dapprima molto scarsi cominciavano a spesseggiare: alla lettera C le due parti s’equilibravano. E a un tratto cominciò una sfilata di sì, rapidi, impazienti, interrotti a rari intervalli da qualche no sonoro e violento che provocava risate.”
(Federico de Roberto, L’ Imperio, 1929)